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Lappartient david presid Uci

PARIGI - 10.03.2020 - Il ciclista

di Vignone Filippo Ganna quest'anno parteciperà al Giro d'Italia, sua prima grande corsa a tappe della carriera. Sempre che, vista la rivoluzione nel calendario ciclistico internazionale causa coronavirus, i suoi impegni non mutino. E sempre che il Giro si faccia. E, se si dovesse fare, nelle date previste o più in là? Di questa evenienza ha parlato nelle scorse ore il numero uno del ciclismo mondiale, il presidente dell'Uci David Lappartient. Spiega il francese: "L'eventuale cancellazione di Giro d'Italia e Tour de France a causa del coronavirus sarebbe un disastro per il ciclismo. Ma i due mesi che mancano alla corsa rosa potrebbero avere delle conseguenze positive sulla diffusione del virus. Speriamo naturalmente che le due corse possano avere luogo nelle date naturali. Ma, in considerazione soprattutto della situazione in Italia, siamo preoccupati un po' di più della sorte del Giro. Conosciamo la decisione del governo italiano, che blocca l'attività fino al 3 aprile. Ma chi può sapere quale sarà la situazione dopo? C'è il rischio potenziale che il Giro possa essere cancellato». Rischi minori, ma da non sottovalutare, anche in merito alla Grand Boucle (fine giugno-metà luglio).

 

 

 

 

 

 

 

 

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