VERBANIA- 30-07-2018- La telenovela dello Stadio "Pedroli" potrebbe finire il 24 agosto. È questa la data ultima entro la quale la Federazione italiana giuoco calcio attende le carte per poter finalmente omologare il prato misto sintetico dell’impianto di gioco verbanese realizzato nel 2012. Nei giorni scorsi i tecnici Figc hanno dato un parere positivo di massima subordinandolo a un’opera di “intaso” da portare a termine in tempi brevi su tutta la superficie del terreno di gioco. Creare un intaso significa sostanzialmente sabbiare il campo, inserire uno strato di sottofondo. L’intervento costerà circa 2.500 euro e le procedure per assegnare l’appalto sono già aperte. Una volta completato l’intaso, la Federazione potrà rilasciare l’omologazione, ponendo fine a una vertenza lungo più di un lustro che ha visto, anche con toni polemici, coinvolti Comune, Verbania calcio 1959 e la stessa Figc. Nel 2012, all’indomani della promozione in serie D, il Verbania dei Montani iniziò i lavori per rifare la recinzione e sostituire il prato in erba con quello misto della nuova tecnologia power grass. La giunta diede il proprio benestare purché le spese fossero a carico della società e con la condizione che, a lavori conclusi, l’impianto fosse omologato. L’omologazione non arrivò e iniziò una sorta di braccio di ferro con l’apposito ufficio Figc preposto che inizialmente disse che non avrebbe mai omologato la tecnologia power grass, ma che poi ammorbidì la propria posizione dichiarando il “Pedroli” omologabile. Da allora, mentre la gestione –rescissa la convenzione con il Verbania– è tornata al Comune, gli uffici hanno dialogato con la Federazione per arrivare a questa soluzione, che completa le ristrutturazioni autorizzate dal Comune avviate nel 2012. Comune che, anche per questi interventi, nel 2015 ha avviato una causa civile per l’escussione della polizia fideiussoria a suo tempo rilasciata dal Verbania dei Montani.