VOGOGNA- 01-05-2018- A distanza d 48 ore
dall'aritmentica promozione nel campionato di Promozione, la gioia per Roberto Chiaravallotti, tecnico del Vogogna, è ancora tanta. L'allenatore biancoverde analizza il successo e parte da una frase che puo' sembrare retorica ma non lo è affatto e chi conosce la realtà di Vogogna lo puo' solo confermare. "E' stata- queste le sue parole- la vittoria di tutto il gruppo. Un gruppo straordinario fatto di ragazzi incredibili ma che comprende anche tutta la società". Vogogna isola felice di un calcio che vince senza mai andare oltre le righe e che anche in quest momento resta con i piedi per terra. "Qualche giorno di riposo- conferma sempre Chiaravallotti- e poi penseremo alla prossima stagione anche se in questi mesi già qualche volta ci siamo ritrovati a pensare a quello che c'era da fare in caso di promozione". Domenica i biancoverdi riceveranno l'applauso del loro pubblico, prima e dopo la gara contro il Gravellona. Prima, infatti, è prevista una grigliata aperta a tutti e al fischio finale i giocatori verranno premiati per la strepitosa cavalcata che ha riportato il Vogogna in Promozione, campionato dal quale mancava dalla stagione 2002-2003. Chiaravallotti ripercorre la stagione: "Quello di quest'anno era un campionato molto livellato, nel quale non c'era la favorita di turno. Noi siamo stati i più continui e secondo me siamo stati bravi a gestire quei pochi passaggi a vuoto che abbiamo avuto". "Nessuno- prosegue il tecnico- ha mai fatto drammi dopo le sconfitte. Ovvio che noi eravamo i primi ad essere arrabbiati per le sconfitta ma la società ci è sempre stata vicina sostenendoci anche in quei momenti". Pochi, per la verità, i passaggi a vuoto in una stagione cominciata con 5 vittorie consecutive che hanno lanciato il Vogogna al comando della classifica fin dalla prima giornata. Alla settima giornata, alla quarta il Vogogna ha riposato, sconfitta a Momo per 3-1 con lo stesso Momo e il Feriolo che si avvicinano. Quindi altri due successi, Agrano e Crodo, prima dello stop con interno con il Feriolo. "Abbiamo perso entrambi gli scontri diretti con il Feriolo- ricorda Chiaravallotti- e quello con il Momo ma abbiamo vinto ugualmente il campionato. Questo significa che nelle altre gare abbiamo avuto una continuità di rendimento che nessun'altro ha avuto". Dopo la sconfitta con il Feriolo, la marcia del Vogogna diventa impressionante: 11 vittorie e un pareggio prima di cadere ad Omegna, in un pomeriggio freddo e piovoso, contro l'Agrano. Vallestrona, Cameri, Bulè Bellinzago, Gravellona San Pietro battute in rapida successione. Pareggio con l'Olimpia Sant'Agabio e poi via, tutte d'un fiato, le partite con Sanmartinese, Sizzano, Crevolese, Premosello, Ornavassese e Momo. Il campionato di Prima categoria ha la sua regina ma contro l'Agrano, alla ventitreesima, qualcosa si inceppa e il Feriolo, che nel frattempo non ha mai mollato, si riporta a meno 6. Distanze immutate la domenica dopo quando il Vogogna supera il Crodo e il Feriolo liquida la Vallestrona. Una settimana dopo, in un sabato sera dalle forti emozioni e con il pubblico delle grandi occasioni, al "Galli" di Baveno le distanze si accorciano. Feriolo 4, Vogogna 1 e tutto torna in discussione. Chiaravallotti, e il suo Vogogna, potrebbero attaccarsi ad un gol ingiustamente annullato sul 2-1 ma preferiscono abbassare la testa e tornare al lavoro. "Quella sera- ammette Chiaravallotti- forse loro hanno creduto di essere più forti di noi. Noi abbiamo capito che non eravamo più deboli di loro". Una settimana dopo Moggio con una doppietta stende il Crodo mentre il Feriolo vince a Cameri. Ma alla ventisettesima il Feriolo inizia a rallentare (0-0 contro il Bulè Bellinzago) e il Vogogna continua a correre (2-0 al Cameri con reti di Nino e Moggio). Il resto è storia con il Gravellona che frena ancora il Feriolo (2-2) e il Vogogna che completa l'opera a Bellinzago. "Ci stiamo godendo la festa- ammette ancora Chiaravallotti- e mi sto godendo tutti i complimenti che sto ricevendo". Complimenti anche da parte nostra Roberto Chiaravallotti, tecnico partito dalle giovanili del Vogogna ed entrato, con un gruppo straordinario di uomini prima ancora che di giocatori, nella storia del calcio locale.