DOMODOSSOLA - 17-6-2024 -- L'apertura di un rally, ovvero i passaggi affidati alla vettura numero zero, l'apripista, rappresentano ben più di una passerella d'onore. Si parla piuttosto una prova dedicata al pubblico che ha lo scopo di "riscaldare l'atmosfera", celebrare l'evento e, soprattutto, andare forte per illustrare le traiettorie sulle quali si sfideranno poi gli equipaggi in gara. Dunque, si tratta di tracciati veri, affidati a piloti d'onore, ma preparati. E sulla preparazione personale hanno puntato l'imprenditore ossolano Paolo Zanghieri e il manager Michele Marinello, che a bordo di una vettura elettrica, una Hyunday da 650 cavalli concessa dallo sponsor Nicolini, hanno aperto la sessantesima edizione del Rally delle Valli Ossolane. Due le prove nelle quali i due si sono cimentati alternandosi e passando dal ruolo di pilota a quello di navigatore, tutto questo dopo aver conseguito regolare licenza di conduttori. Puro divertimento, ma non solo.

Un momento destinato rimanere nella storia della competizione motoristica, poiché s'è trattato della prima volta di un'auto elettrica al Valli Ossolane. Ed il responso è stato molto positivo. Michele Marinello conferma: "L'auto elettrica è clamorosa. Ma per prima cosa corre l'obbligo di ringraziare Nicolini, uno sponsor vero, che ha fornito un'automobile che è una bomba da 650 cavalli.

Vivere il Rally dall'interno è stato entusiasmante - prosegue il manager -. Ci siamo resi conto di quanto il Valli Ossolane abbia un'organizzazione perfetta, il cui merito va a Zagami, con centinaia di persone impegnate. È andato tutto bene, c'è stato solo un problema a Crodo, dove abbiamo fatto intervenire l'autoambulanza per il malore di una ragazza.

Ma il pubblico, numerosissimo, era ordinato. Insomma, siamo molto soddisfatti e riconoscenti per l'opportunità che ci è stata data, e che ci siamo sudati, prendendo la licenza nei mesi scorsi. E così non è detto - conclude - che l'esperienza non si possa ripetere".